Alla ricerca del punto di equilibrio.
Nel corso degli anni, sia attraverso la Store Loyalty sia attraverso le aggregazioni dei clienti in centrali e supercentrali, l’importanza dei clienti come intermediari per il raggiungimento del consumatore finale si è accresciuta.
Pertanto anche gli investimenti sul mercato intermedio dei Retailer sono aumentati, sia in termini di risorse impegnate in fattura sia nel fuori fattura.
Questo, dato il monte di risorse disponibili sull’anno, implica delle scelte, una ricerca di equilibri fra risorse da impegnare nel Consumer Marketing e nel Trade Marketing.
Talora per mantenere le risorse impegnate sul Consumer Marketing si va alla ricerca di efficienze che arrivano anche da altre funzioni aziendali.
Il fatto che sia cresciuta la competizione sul mercato dei retailer, via via divenuti più importanti anche con investimenti sui nuovi format e investimenti media, mai visti prima, deve spingere l’industria a massimizzare l’efficacia degli investimenti. Le risorse debbono essere impiegate in modo strategico per portare vantaggi competitivi sul mercato intermedio.
Quindi da un lato ricerca dell’equilibrio fra investimenti consumer e trade e dall’altro piena efficacia delle risorse Trade.
In questa chiave di lettura il Trade Marketing rappresenta un’area strategica di gestione ottimale delle risorse e non una semplice area di servizio alle “vendite”.
Attraverso l’accurata gestione di queste risorse si potranno potenziare, integrare gli effetti del Consumer Marketing.