Arriva il giorno in cui, dopo aver montato le “rotelle” alla bici, lanci tuo figlio, su 2 ruote, senza rete.

Iniezione di fiducia, libertà, autonomia per il figlio; fine della fatica, preoccupazione e felicità per il risultato raggiunto per il genitore.
Così in azienda arriva il momento in cui quello che un tempo era stagista , dopo tanti affiancamenti prende in mano il cliente, tutto per sé, senza rotelle e senza rete!

E’ un momento importante, forse uno dei più formativi della carriera di un giovane. Come prepararlo al meglio?
Beh come un bravo genitore intanto dobbiamo capire quando è arrivato il momento di far spiccare il volo al collaboratore. Poi la ricetta è fatta di ingredienti di buon senso:

- Preparazione. La visita va preparata in ogni dettaglio e simulata l’interazione.
- Comunicazione. “Cosa ne pensi se domani dal cliente vai da solo?”
- Paletti. Fissare i limiti max del perimetro in cui potrà muoversi.
- Creare armonia: tranquilizzare/sdrammatizzare.
- Feed back a “tiepido”. Non a caldo, ma dopo le riflessioni, l’autoanalisi critica, lo storytelling. Non a freddo, a tiepido appunto.
- Rinforzo e sviluppo. Rinforzare gli aspetti positivi, individuare i punti di sviluppo su cui lavorare senza critiche.
Infine un divieto:
Vietato pensare… ”Ah io l’avrei fatto meglio!” Altrimenti è giusto finire seppellito da una montagna di operatività.
