La mia vita, prima scolastica e poi professionale, si è sempre sviluppata attorno a questo detto che mia mamma ripeteva spesso: “Chi sa, sa in tutti i modi”. In altri termini se sei preparato non temere nulla.
Era un bello sprone a studiare a prepararsi per poter affrontare gli esami scolastici e universitari e quelli professionali.
Quante volte prima di una visita da un cliente o prima di una riunione o presentazione mi è risuonata in testa!

Ma se penso alle origini di questo detto sembra incredibile.
Primi del 900 da Montecatini verso Pistoia ogni giorno uno “scalpellino” ovvero una persona che doveva arrotondare le pietre delle strade di campagna, prendeva un treno.
Lui completamente analfabeta per darsi un tono comprava un giornale, a quei tempi rare le foto, talvolta capitava che tenesse il giornale al contrario.
Il capotreno non perdeva occasione di segnalarglielo: “Oh Nappa, il giornale è al contrario!” E lui per tutta risposta: “Chi sa, sa in tutti i modi!”
Ecco quindi l’origine di quello slogan con il paradosso che l’incitamento arriva da un analfabeta.
E poi mia mamma aggiungeva: “Comunque fatto è meglio di perfetto!” Insomma studia, ma chiudi i lavori, non “cincischiare”!
Grazie Nappa e Grazie mamma.