Il mondo mi rincorre, sono sempre in ritardo.
Presto, presto, “c’è il file da aggiornare”, “hai preparato la presentazione?” “No. La vediamo in diretta”
Whatsapp – Gruppo – Notifica.
Telefonata: “Scusa, ma devo entrare in una call!”
Stop, piccolo spazio Creatività.
Sento il bisogno di “ricreazione”, sì come quando andavo a scuola alle elementari. Di ricrearmi e di creare soluzioni originali ai problemi. Come faccio ad uscire da questi ingranaggi che mi stritolano e non mi lasciano respiro?
Salgo in auto cerco ispirazione, ho il viaggio fino a Genova. Niente, Android Auto mi propone un menù di scelte. Sono iperconnesso.
Bagno, altro luogo di elezione. Niente tra smartphon e musica sotto la doccia, non ho libertà.
Divano, dormo. Corsa, ascolto i podcast.
Come si fa?
Alla fine la strada alla ricerca di me stesso e della creatività, mi riporta sul lavoro.

Mi chiudo in ufficio, mi sposto dalla postazione al tavolo riunioni. Senza telefonino. Porta chiusa. Una pila di fogli bianchi ed una matita, il pc a portata di mano. Non penso al risultato, e mi alzo ogni tanto. Un po’ di lego sul tavolo non guasta, per destressare. Mente libera. Butto giù qualcosa con la matita col gommino. Cancello. Vado avanti. Prende forma il lavoro, cresce l’autostima. Le idee sgorgano. Le devo fermare, valutare.
Chiamo un collega e gli espongo il risultato.
Funziona, qualcosa è da correggere, qualcos’altro è da integrare.
Bene, ora la metto in bella.
E voi?
- Gdo: dal volantino al media, cambiano le competenze e le organizzazioni.
- Vuoi una testata?
- Promozioni, ma il prezzo lo conosci?
- Promozioni, il prodotto ce l’hai, lo conosci?
- Inserire un’innovazione che si mangia i facing dei nostri prodotti?