Meglio un facing in più o un ripiano migliore? Questo è il dubbio che attanaglia il venditore di fronte allo scaffale del supermercato.
Il numero di facing di un prodotto è legato alle rotazioni, ovvero alle vendite del prodotto stesso: a scaffale dovrà essere posizionato un numero di pezzi tale da far fronte alla domanda, il numero di facing ne sarà la conseguenza. Il numero di facing è comunque vincolato al numero pezzi di contenenza del cartone, che amplificato con la regola di esporre il cartone più una riserva di mezzo cartone, determina un'esposizione minima di facing.
La qualità espositiva è invece legata al margine che il prodotto esprime: più margina e più è logico esporlo meglio, quindi nei ripiani altezza mani e occhi.

Ma allora meglio un facing in più o un miglior ripiano?
Se il prodotto ha già un facing "capiente", un facing in più apporterebbe poche vendite addizionali, soprattutto se è esposto in scaffali bassi o altissimi, se poi è un prodotto ad acquisto programmato con una forte brand awareness aggiungere un ulteriore facing, darebbe poca spinta in termini di vendite.
Vista così appare molto più interessante spingere sul miglioramento di posizionamento in verticale, ovvero di ripiano. Anche qui, alcune cautele.

Se la risalita ci porta ad un'adiacenza scomoda di competitività di prezzo, allora meglio non muoversi. Se lo spostamento rompe una macchia di gamma, anche qui una riflessione si impone, forse meglio aumentare il facing. In generale occorre considerare tutti gli elementi del dispaly e la posizione all'interno della gondola (a es. inizio o centro).
In generale, sembra una buona mossa migliorare il ripiano; l'aumento di rotazioni conseguente potrebbe portare ad un aumento naturale del facing. In una sorta di circolo virtuoso: ripiano - vendite- facing.