Quante volte abbiamo realizzato belle esposizioni, in testata, fuori banco, per poi sentirci chiedere: “Ma i dati di rotazione, li hai?”
Impaccio, “Mmm, non me li hanno estratti, non li hanno”
In effetti, il tempo è tiranno e, presi dal ritmo, dimentichiamo di chiedere queste informazioni fondamentali. In molti altri casi, son proprio poco disponibili i dati. E allora, come si fa?
Sapere se una testata ha sviluppato vendite extra e i profitti, sia lato industria, sia lato retailer, derivanti dalle vendite extra hanno più che coperto gli investimenti è un’esigenza fondamentale, un dato che ci dice se quella tale attività ha avuto un ritorno sull’investimento.

Le rotazioni ci servono a capire se l’attività è da ripetere o da modificare nella sua realizzazione.
Un’esigenza quindi che non dà per scontato l’investimento, ma che invece lo mette in valutazione con approccio manageriale, ecco perché se non hai i dati non vai da nessuna parte.
Se proprio non si hanno si può ragionare sullo stock e ricavarli per questa via stock iniziale + riordino – stock finale.
Le rotazioni ed i calcoli di ROI sono basilari tanto per l’industria che per il retailer e rappresentano quindi il canale di comunicazione tra le due parti, per migliorarsi, per migliorare i propri comuni obiettivi, per dialogare su di un terreno comune.
Insomma senza questi dati, evitiamo di presentare belle esposizioni, estremizzando… non facciamole neppure!
- Gdo: dal volantino al media, cambiano le competenze e le organizzazioni.
- Vuoi una testata?
- Promozioni, ma il prezzo lo conosci?
- Promozioni, il prodotto ce l’hai, lo conosci?
- Inserire un’innovazione che si mangia i facing dei nostri prodotti?