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Da Lincoln a Tortu: la preparazione. Chi sa, sa.

giuliobonini

Proprio l’altro giorno leggevo la frase di Abramo Lincoln “se dovessi abbattere un albero in otto ore ne passerei almeno sei ad affilare l’ascia”.

La preparazione è alla base delle nostre attività.

Ascoltavo nell’ora di sport dei corsi CFMT l’intervista a Filippo Tortu, il velocista sceso sotto i 10 secondi sui 100 mt. La preparazione dura un anno, anzi forse di più. Ogni piccolo gesto viene analizzato scomposto e migliorato. Ripetendolo centinaia di volte.

“In gara non c’è tempo, se pensi rallenti”.

Filippo Tortu
Jogging, Eseguire, Sport, Jog, Sportivo, Gara

Così è in tutti gli sport. Ad esempio nel Tennis tavolo il coach ti passa centinaia di palline una dietro l’altra, tagliate, alle quali occorre rispondere in “top spin”. In partita il movimento dovrà essere sciolto, automatico senza pensiero. Se lo pensi lo sbaglierai o ti perderai qualche colpo dell’avversario.

Portatile, Ufficio, Mano, Scrittura, Business

Così è anche nel mondo manageriale quando si affronta una negoziazione o una presentazione importante. Occorre essere preparati, profondi, non restare in superficie. Questo non vuol dire avere tutti i numeri del mondo, ma disporre delle cifre chiave, dei Kpi’s importanti. Questi sì conoscerli bene, conoscerne le cause che li hanno influenzati, originati. Padroneggiarli, come fossero colpi di tennistavolo o giocate vincenti.

In negoziazione non c’è tempo per pensare troppo, altrimenti perdi il filo del discorso, l’ascolto non è più attivo. Si perdono le sfumature della controparte, il non verbale e il paraverbale. Sarai sempre indietro, non guiderai la negoziazione, ma sarai guidato.

La preparazione è alla base di ogni attività sportiva, di studio o manageriale.

Libri, Piedi, Gambe, Persona, Lettura, Studio

Mi piace ricordare un detto che ancora oggi mia mamma mi rammenta:

“Chi sa, sa in tutti i modi”.

Che poi altro non era la risposta che un certo “Nappa”, analfabeta, dava al bigliettaio del treno che lo richiamava dicendo:

“Oh Nappa, non ti accorgi che il giornale è al contrario?”.


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