
Nella relazione con la GDO una parte consistente degli investimenti e della partnership si sostanzia nel così detto piano promozionale. Per avere promo alto vendenti occorre individuare il taglio prezzo più efficace, il punto prezzo di conseguenza e poi avere l’extra-display ed infine il volantino.
Il volantino rappresenta il mezzo con il quale il retailer da un lato si propone di attirare i consumatori con offerte allettanti e dall’altro di fidelizzarli attraverso varie iniziative. Per l’industria la presenza di un prodotto in volantino è garanzia di maggiore efficacia. Un’efficacia che passa attraverso l’extra display che spesso si accompagna al volantino per garantire al consumatore la disponibilità dei prodotti in offerta speciale.

Il volantino è talora corredato da artwork, ovvero una personalizzazione di slot che l’industria può predisporre per attirare l’attenzione del consumatore sul proprio prodotto/brand.
La relazione con il trade sta evolvendo e così spesso ad integrazione o anche in autonomia rispetto al piano promo si affiancano nuove iniziative: l’investimento sull’on-line del cliente attraverso i Banner, i Caroselli, le Avancasse, con landing page sui prodotti e sulla gamma dell’industria.
Ci sono anche altri mezzi che possono essere messi in campo come l’utilizzo di email con profilo più o meno clusterizzato o l’utilizzo di parole chiave che portino a quel dato banner. O ancora l’invio a casa dello shopper, nel cartone dell’on-line, di sampling di prodotto.

Insomma la GDO non è più e soltanto Volantino per parlare con il consumatore, ma anche banner, email, sampling, avancasse virtuali e spesso incrociate con le attività off line.
Questo implica un’attenzione crescente nella pianificazione del piano cliente ma anche il coinvolgimento di Trade Marketing e Marketing e spesso un problema di allocazione di budget. Il controllo del ROI delle singole attività diventa fondamentale e per questa via si finisce per coinvolgere anche il Controllo di Gestione.
Insomma la relazione Industria Retail si fa più complessa, richiede competenze specifiche e un approccio interfunzionale, cambiando così anche l’organizzazione delle aziende.